Tra pensioni, cedolare secca, rischio ingorgo e giudizi illustri, l’Esecutivo si appresta a mettere mano al testo della legge di bilancio
“Sarà una manovra senza emendamenti della maggioranza”: parola di premier e vicepremier a metà ottobre. Ma le certezze della Meloni e di Salvini sono durate poco, il tempo di scontrarsi con la complessità del provvedimento e di rendersi conto della necessità di limare, se non stravolgere, alcune parti del testo non digeribili neanche dai compagni di maggioranza.
Un dietrofront che ha fatto pace con una dichiarazione del 2019 della Meloni, all’epoca leader dell’opposizione (premier Conte), che si chiedeva dove fosse la democrazia parlamentare se il Parlamento non poteva discutere la legge di bilancio.
